Esattamente 11 anni fa usciva la prima versione di Destiny e iniziava la mia avventura in questo sparatutto online.
In realtà, era iniziata qualche mese prima, quando sia io che Contz e Lorenz siamo riusciti a partecipare alla beta e da quel momento l’hype è salito alle stelle, portato poi avanti anche attraverso i vari eventi e momenti di prova a cui abbiamo potuto partecipare come Fuorigio.co grazie agli amici dell’Activision dei tempi.
Mi ricordo ancora tutte le sensazioni di quando ho fatto partire la beta per la prima volta. Le sensazioni di quel primo risveglio in quella landa desolata, con un ghost al proprio fianco, tentando di capire cosa fosse successo in quell’universo.
Le prime esplorazioni delle mappe, le varie missioni storia, il salire di livello con il personaggio e le armi. Scoprire le super. Provare le varie abilità e il setup a me più congeniale. Cosa per altro strana per me, visto che non sono mai stato un amante degli sparatutto come genere, figuriamoci saperci giocare.
Eppure Destiny, con il suo mondo persistente online, con quel lavoro notevole di world building che hanno fatto, con quella trama affascinante e a volte oscura e complessa da seguire, con quei rilasci graduali di contenuti (che fossero pezzi di storia, raid, dungeon, eventi – sia gratuiti che con DLC) tipici da MMRPG, mi ha decisamente affascinato e attratto.
Le ore di gioco spese in solitaria, in co-op o anche solo con amici in cuffia a fare attività diverse. La quantità di persone conosciute giocandoci.
In questi 11 anni Bungie ha lavorato in maniera altalenante: non è passato inosservato il periodo in cui erano decisamente greedy e hanno fortemente spinto la monetizzazione del gioco a spese della qualità dell’esperienza e del divertimento. Poi, tornata indipendente, è decisamente ritornata ai fasti, anche se c’è da dire che come regia e cinematica è sempre al top, non solo in-game ma anche nei vari teaser e trailer.
Ora mi spiace che nell’ultimo anno / anno e mezzo ho fatto ben poco, senza completare la trama principale dell’espansione e perdendomi le varie novità nel sistema di armi e armature. E ho saltato l’ultima espansione perché oggettivamente un po’ in difficoltà sia a livello di tempo ma sia per priorità di gioco: non me la sento più di dedicare tutte le ore del mio tempo a un solo gioco, divertente e sociale sì – ma praticamente infinito, quando invece c’è tantissima produzione videoludica da provare e giocare.
Però, ecco.
Questi 11 anni sembrano veramente passati in un baleno.
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