Il dendrogramma dei 4000 emendamenti (inutili e ridicoli) di Calderoli al DDL Cirinnà e di come battere uno script con un altro script.

Mi sono imbattutto per caso in un bel post di Jacopo Notarstefano; uno di quei post in cui il titolo dice tutto: battere Calderoli usando Python.

Il tema è piuttosto caldo e fa riferimento a quanto successo col DDL Cirinnà, gli infiniti emendamenti presentati, la necessità del supercanguro  per sbloccare la situazione e tutta una serie di altre cose che mi fanno rabbrividire per la bassezza della politica italiana.

Dico bassezza non a caso, perché nell’ambito di una discussione così importante dal punto di vista sociale, per riconoscere una serie di diritti attualmente negati a una minoranza della popolazione, gli oppositori hanno presentato una serie di emendamenti che mi fanno sinceramente imbarazzare per la pochezza di alcuni esponenti della nostra classe politica.

Si passa da battute di spirito (a mio avviso inaccettabili) come quelle di Malan:

1.1523
MALAN
Al comma 6, terzo periodo, sostituire le parole: «facendone dichiarazione» con la seguente: «inviando un SMS».

 

1.830
MALAN
Sostituire le parole: «un’unione civile», con le seguenti: «un’unione renziana».

 

1.232
GIOVANARDI
Il comma 1 è sostituto dal seguente:
«Due persone dello stesso sesso costituiscono una comunità d’amore quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte all’ufficiale di stato civile».

 

1.325
GIOVANARDI
Sostituire il comma 1 con il seguente:
«1. Due persone dello stesso sesso costituiscono un’unione oggettiva quando dichiarano di voler fondare tale unione a mezzo reciproca raccomandata con ricevuta di ritorno in plico».

 

passando per emendamenti che iniziano a diventare un po’ più gravi e meno divertenti, come:

1.1121
MALAN
Al comma 2, sostituire le parole: «delle unioni civili tra persone dello stesso» con la seguente: «dei lavoratori e delle lavoratrici del».

 

1.1109
MALAN
Al comma 2, sostituire la parola: «italiano»; con la seguente: «libico».

 

1.51
GIOVANARDI
Sostituire il comma 1 con il seguente:
«1. Due o più persone dello stesso sesso costituiscono un’unione civile mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile ed alla presenza di dieci testimoni.».

 

1.1501
MALAN
Al comma 6, sostituire le parole: «lo stato vedovile» con le seguenti: «il trasloco».

 

…fino ad arrivare alla seguente becera oscenità:

3.830
MARIO MAURO
Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
«1-bis. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 143 codice civile, le persone dello stesso sesso decidono chi delle due assumerà il ruolo di ”marito” e chi il ruolo di ”moglie”».

La prima reazione è un MA STIAMO SCHERZANDO?! È COSÌ CHE LAVORA IL SENATO ITALIANO?

La reazione invece più posata è che leggendo alcuni di questi emendamenti ho provato vergogna e imbarazzo, oltre che incredulità: siamo nel 2016, in Senato, in un contesto così importante per la società e questi provano a far passare come legge emendamenti del genere. Purtroppo è tutto vero e potete trovate una gallery su Il post con alcune oscenità ben segnalate oppure l’elenco completo degli emendamenti sul sito del Senato.

Quello che però mi mancava (e che non sapevo) è che questi buffoni che pensano di gestire così il processo legislativo (ma credono veramente di fare il bene del paese, procedendo in questo modo?) non fanno tutto di loro pugno, ma si basano su una serie di script che, come spiega Jacopo:

crea un numero potenzialmente illimitato di emendamenti a partire da un testo base, talvolta variando una singola cifra, talvolta aggiungendo o togliendo una frase, oppure operando altre trasformazioni che non variano nella sostanza il contenuto dell’emendamento.

Sia chiaro: non che non conoscessi l’esistenza di questi script, ma mai, mai, MAI avrei potuto immaginarli applicati nel processo politico di un paese che si dichiara civile.

Prendiamo come esempio il caso del DDL Cirinnà: l’unica differenza fra l’emendamento 1.450 e l’emendamento 1.451 è l’aggiunta della frase “e all’articolo 11 sopprimere le parole: «o da un’unione civile»”. L’emendamento 1.450 è inoltre identico all’emendamento 1.452 fatto salvo il paragrafo finale, aggiunto in quest’ultimo.

La cosa può far sorridere, ma il problema è serio: se è vero che per il DDL Boschi non fu giudicato possibile discutere tutti gli emendamenti (anche votandone uno al minuto sarebbero serviti 156 anni per esaurire gli 82 milioni proposti) lo stesso non è avvenuto per il DDL Cirinnà, nel cui caso la presentazione di svariate migliaia di emendamenti ha costituito un ostacolo significativo alla sua approvazione.

Ricorderete senz’altro che i senatori dell’opposizione chiesero di cassare il superemendamento Marcucci, il cosiddetto “supercanguro”, offrendo in cambio di ritirare migliaia dei propri emendamenti. Tale proposta non sarebbe stata possibile se, in primo luogo, gli emendamenti superflui fossero stati rigettati come inammissibili.

La soluzione possibile? Usare uno script che possa individuare in automatico gli emendamenti simili, in modo che poi si possa procedere alla discussione e votazione di solo quello più generale. E Jacopo spiega il processo passo passo, con tanto di codice su Github del progetto e un’affascinante dendrogramma che mostra le differenze di cluster tra i primi 100 emendamenti:

dendrogram by jacquerie.it
Dendrogramma realizzato da Jacopo Notarstefano / jacquerie.it

 

E così ritorniamo al titolo del post di Jacopo: [si può] battere Calderoli [e i suoi amici] usando Python. Basterebbe solo integrarlo nel flusso di lavoro dei commessi del Senato.

Anche se la speranza è che si possa di discutere di emendamenti seri che possano migliorare veramente una qualsiasi legge in discussione, possibilmente senza dimostrarsi troppo ridicoli.

Utopia?


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